Secondo il pm, Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana, sarebbe pericolosa. Inoltre sarebbe perfettamente capace di intendere e volere.
Il fatto è accaduto a Ponte Lambro. La vittima era una bimba si soli diciotto mesi, la piccola Diana, morta “per la fame e la sete”, secondo gli inquirenti. Diana è morta nella casa di corte al civico 16/20 di via Parea, dove adesso ci sono esposti tanti palloncini bianchi.
Ad essere accusata dell’omicidio della piccola Diana, sua madre, Alessia Pifferi. La donna di 36 anni ora dovrà rispondere alle accuse di omicidio volontario nei confronti della figlia. Un’anziana, vicina di casa della donna, ha raccontato al Corriere.it: “Non era una bimba vivace. Era sempre molto tranquilla ed era difficile anche strapparle un sorriso. La si vedeva ogni tanto in giro con la mamma, ma era sempre calma”.
Nella finestra situata al primo piano della palazzina, la casa di Alessia Pifferi da quanto era giovane, ci sono ancora i vestiti e gli oggetti della bambina. La piccola Diana è morta per essere rimasta sola in casa per una settimana intera.
Al momento del ritrovamento si trovava in una culla, e accanto al corpicino senza vita, c’era un biberon vuoto. La piccola è morta di fame e di sete. I vicini della donna hanno raccontato che “Nessuno l’ha sentita piangere”. Una residente della zona ha esposto un cartellone con la scritta “Ciao piccolo Angelo”.
Alessia Pifferi, perfettamente lucida durante gli interrogatori
Secondo il pm, Diana sarebbe una persona “capace di commettere atrocità”. Nella giornata di oggi 23 luglio, è attesa la decisione del gip sulla convalida del fermo e di custodia in carcere nei confronti di Alessia Pifferi.
La donna sarebbe “capace di commettere atrocità, pericolosa e che non ha avuto scrupoli”, per continuare indisturbata la sua vita di divertimenti. Ha abbandonato la figlia sola in casa per quasi “sette giorni”. La piccola Diana aveva soltanto un anno e mezzo, e sua madre l’ha fatta morire di stenti.
Sono queste le accuse sporte dagli inquirenti. Per il momento, sono convinti del fatto che non sia necessaria alcuna perizia psichiatrica nei confronti della donna, che sembra essere perfettamente capace di intendere e volere.